In che modo fu individuata, costruita e rappresentata la figura del nemico, interno ed esterno, prima e durante la Grande guerra? E come fu declinata tale narrazione in Italia, nell’Impero asburgico, in Germania e in Irlanda? Analizzando le dinamiche del linguaggio sull’Altro in quanto nemico, Fratelli al massacro vuole rispondere a queste domande con un approccio interdisciplinare. Vengono così presi in esame la questione dei rapporti fra italiani e sloveni nell’alto Adriatico, il peso del razzismo antislavo nelle correnti più nazionaliste dell’irredentismo, le forme della mobilitazione degli intellettuali in Germania e in Austria e il contributo da questi dato alla propaganda di guerra. E questo senza dimenticare che la dialettica prima e lo scontro poi avvennero su più piani: la contrapposizione nei riguardi del nemico fu riproposta, infatti, nelle mediazioni testuali dell’industria culturale in genere, sia nei suoi aspetti cinematografici che in quelli letterari, qui analizzati anche in una prospettiva di genere.
Dettagli libro
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Editore
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Testo originale
Sì -
Lingua
Italiano -
Data di pubblicazione
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Numero di pagine
309 -
Argomento
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Collana