Fulvio Matteoni, Beatrice Ramazzotti
Quella di Vincenzo Nardiello è una storia dura e grezza come il tappeto di un ring. Cresciuto a Ostia, dove la vita non regala niente a nessuno, ha cominciato a tirare i primi pugni nella palestra di suo padre. Da lì ha preso il via un percorso in cui tutto è stato sempre molto grande ed evidente: la forza, il talento, la passione, lo scandalo, l’errore, la disperazione. Dopo il furto subito dal sud-coreano Park-Si-hun alle Olimpiadi di Seul del 1988, nei suoi undici anni di professionismo ha alternato sequenze inarrestabili di vittorie e cadute inaspettate, trionfi esaltanti e sconfitte dolorose. E anche fuori dal ring c’è stato poco o niente di facile, e molto di sbagliato. Ma in un modo o nell’altro da quell’angolo in cui era stato cacciato è riuscito sempre a venir fuori. In questo libro ci racconta come è andata, senza fare sconti a nessuno, e senza aspettarseli.
Dettagli libro
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Editore
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Testo originale
Sì -
Lingua
Italiano -
Data di pubblicazione
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Numero di pagine
144 -
Argomento
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Collana
Sull'autore
Vincenzo Nardiello
Nato a Stoccarda nel 1966 e cresciuto a Roma, dove vive, è stato uno dei più forti pugili italiani degli anni Novanta. Dopo essere stato eliminato in modo molto controverso alle Olimpiadi di Seul del 1988, ha intrapreso la carriera professionistica, nel corso della quale si è laureato per due volte campione europeo dei supermedi ed è stato il primo italiano a conquistare un titolo mondiale fuori casa, battendo Thulani Malinga a Manchester il 6 luglio 1996.
Susanna Marcellini
È giornalista, scrittrice, autrice radio tv, speaker e content creator. È stata Responsabile Comunicazione del Palermo Calcio per tre stagioni e co-autrice insieme a Mario Sconcerti della trasmissione radiofonica Sconcerti Quotidiani. Nel 2016 ha vinto il Premio Internazionale di Letteratura Sportiva Antonio Ghirelli con la biografia di Sandro Tovalieri Cobra. Per Ultra ha scritto anche Rosa d’amore, Bomber (con Roberto Pruzzo) e A mani nude (con Nando Orsi).