In queste pagine l’autrice sottolinea come la dottrina di Gandhi incarni perfettamente l’intreccio fra non-violenza e democrazia. Vengono qui ripercorse le tappe significative della vita dell’intellettuale e uomo politico indiano, analizzando l’originalità del suo pensiero, che ha rivalutato concetti filosofici e politici attraverso la critica alla tradizione indiana e alla modernità occidentale. Elaborata e sperimentata con successo nell’Africa del Sud, la strategia della non-violenza – ispirata ai principi dell’induismo, del jainismo e all’etica dell’amore di Tolstoj – fu adottata in India nella lotta per l’indipendenza, il cui concetto innovativo, basato sullo swaraj individuale, ovvero sulla responsabilità politica di ciascuno nell’azione collettiva, fu la premessa per la creazione di una società democratica. Attento all’agire pragmatico, fu soprattutto grazie al forte carisma che Gandhi riuscì a promuovere il suo pensiero al fine di raggiungere quanti erano ancora esclusi dalla sfera pubblica.
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Italiano -
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Sull'autore
Simonetta Casci
Simonetta Casci, già professoressa di Storia dell’Asia del Sud presso l’Università Alma Mater Studiorum di Bologna e l’Università degli Studi di Pavia, è visiting professor presso la Jamia Millia Islamia a Delhi. Ha organizzato seminari sulla politica indiana con molti accademici internazionali. Sul campo lavora sulla ritualità sciita in India: tali indagini sono confluite in una serie di saggi, fra cui Lucknow Revisited, The Hyderabad Alms and Their Multiple Lives e Cultural Mobility in the Deccan: The Afaqi’s Long Journey, pubblicati in diverse riviste del settore. Dal 2012 si è dedicata alla divulgazione dell’opera di Gandhi tramite seminari internazionali e mostre in diverse città italiane. Nel 2018-2019 ha organizzato due seminari su Gandhi al Collegio Ghislieri di Pavia. In Italia ha curato la pubblicazione di L’India nel cinema (2009).