Il volume Gesù, simbolo di Dio presenterebbe per Ratzinger “gravi errori dottrinali” sulla preesistenza del Verbo, la divinità di Gesù, la Trinità, il valore salvifico della morte di Gesù. Alla base di questo suo lavoro c’è la convinzione che «un cristiano non può veramente dare risposte a un non cristiano sull’essenza del cristianesimo senza avere nemmeno un’idea di chi fosse Gesù» e per questo Haight pone di nuovo la domanda “chi è Gesù”, facendolo alla luce degli strumenti intellettuali di cui oggi disponiamo. Che cosa significa dire che Gesù rivela Dio alla comunità cristiana, che è la mediazione decisiva di Dio nella storia o, in altre parole, il simbolo di Dio? Facendo leva su un attento studio delle Scritture, dei momenti fondamentali nello sviluppo della dottrina e del pensiero di Karl Rahner, Haight pone l’accento sulla dimensione storicamente mediata della rivelazione, sottolinea il pluralismo e la vitalità della concezione di Gesù contemporanea, prefiggendosi l’obiettivo di formulare una cristologia comprensiva e sistematica per i nostri tempi. Con questo libro Haight ha cercato di creare un dialogo tra la teologia e il mondo postmoderno. Nel 1999 il saggio è stato premiato dall’Associazione Stampa Cattolica USA come miglior libro di teologia.
Dettagli libro
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Editore
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Lingua
Italiano -
Data di pubblicazione
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Numero di pagine
736 -
Argomento
Sull'autore
Roger Haight
Roger Haight teologo gesuita americano di fama internazionale, si è formato presso il Woodstock College nel Maryland e poi alla University of Chicago e alla Scuola Gesuita di Teologia, sempre a Chicago. Già presidente della Catholic Theological Association of America, ha avuto una cattedra alla Weston School of Theology e ha insegnato come visiting professor a Manila, Nairobi, Chigago, Toronto, Lima, Parigi e Pune in India. In seguito alla condanna del 2004, è stato “accademico residente” presso lo Union Theological Seminar di New York. Dal 2009 la Congregazione per la Dottrina della Fede gli ha vietato di insegnare o scrivere teologia.