“Quella alterazione crescente di sentimenti e d’idee, quella successione continua di stati diversi della coscienza, per cui si arriva dalla serenità tranquilla che segue i primi sorsi all’esaltazione ardente e tumultuosa degli ultimi brindisi, è per se stessa un avvenimento psicologico così strano e così fecondo per lo studio della natura umana, che non sarà mai meditato abbastanza né dal filosofo né dall’artista.” Così, scriveva Edmondo De Amicis a proposito degli effetti psicologici del vino, illustrando come esso agisca da potenza occulta sull’intelligenza, sull’immaginazione e sul sentimento degli uomini. Il risultato è un saggio godibilissimo per chi ama il vino – ma anche per chi non lo ama abbastanza –, in cui De Amicis tratteggia con leggerezza, ma al tempo stesso acume, i diversi volti dei bevitori, i loro vizi e le loro virtù.
Dettagli libro
-
Editore
-
Lingua
Italiano -
Data di pubblicazione
-
Numero di pagine
58 -
Argomento
-
Collana
Sull'autore
Edmondo De Amicis
Edmondo De Amicis (Oneglia, 1846 - Bordighera, 1908), scrittore, giornalista e saggista. Intraprese la carriera militare – partecipando alla Terza guerra di indipendenza –, abbandonata la quale si dedicò alla letteratura e al giornalismo. Tra i suoi libri, oltre al celebre Cuore, ricordiamo La vita militare, L’idioma gentile, Romanzo di un maestro, La carrozza di tutti, Sull’oceano, Primo Maggio e Amore e ginnastica.