Come si sviluppa il senso dell'orientamento e perché in alcuni è più forte
Il mondo fisico è infinitamente complesso, eppur la maggior parte di noi riesce a orientarsi. Camminiamo lungo strade sconosciute, mantenendo il senso della direzione, prendiamo delle scorciatoie su sentieri che non abbiamo mai percorso e ricordiamo per molti anni luoghi che abbiamo visto una volta sola: sono tutti fatti notevoli. In Il cervello trova la strada Michael Bond spiega come è possibile: in che modo il nostro cervello elabora le «mappe cognitive» che ci permettono di orientarci anche in luoghi sconosciuti; in che modo ci poniamo nello spazio e come la nostra visione del mondo esterno influenza la nostra psiche e i nostri comportamenti. La concezione dello spazio fisico è un elemento cruciale nella nostra evoluzione: la capacità di muoversi su lunghe distanze in età preistorica ha dato all’Homo sapiens un vantaggio sul resto degli ominidi. I bambini sono istintivamente degli esploratori e appena incominciano a muoversi acquisiscono una comprensione dello spazio. E ciononostante, oggi pochi di noi fanno buon uso delle facoltà ereditate dai nostri avi peripatetici. E la maggior parte di noi non capisce cosa stiamo perdendo.
Il mondo fisico è infinitamente complesso, eppur la maggior parte di noi riesce a orientarsi. Camminiamo lungo strade sconosciute, mantenendo il senso della direzione, prendiamo delle scorciatoie su sentieri che non abbiamo mai percorso e ricordiamo per molti anni luoghi che abbiamo visto una volta sola: sono tutti fatti notevoli. In Il cervello trova la strada Michael Bond spiega come è possibile: in che modo il nostro cervello elabora le «mappe cognitive» che ci permettono di orientarci anche in luoghi sconosciuti; in che modo ci poniamo nello spazio e come la nostra visione del mondo esterno influenza la nostra psiche e i nostri comportamenti. La concezione dello spazio fisico è un elemento cruciale nella nostra evoluzione: la capacità di muoversi su lunghe distanze in età preistorica ha dato all’Homo sapiens un vantaggio sul resto degli ominidi. I bambini sono istintivamente degli esploratori e appena incominciano a muoversi acquisiscono una comprensione dello spazio. E ciononostante, oggi pochi di noi fanno buon uso delle facoltà ereditate dai nostri avi peripatetici. E la maggior parte di noi non capisce cosa stiamo perdendo.
Dettagli libro
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Editore
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Lingua
Italiano -
Lingua originale
Inglese -
Data di pubblicazione
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Numero di pagine
256 -
Traduttore
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Argomento
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Collana
Sull'autore
Michael Bond
Michael Bond, giornalista freelance, è stato reporter al New Scientist. Ha scritto The Power of Others, con cui ha vinto nel 2015 il British Psychology Society Prize.