Il culo e lo Stivale I peggiori anni della nostra vita

Il culo e lo Stivale

I peggiori anni della nostra vita

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Un titolo provocatorio, ma neppure troppo. Non si tratta solo di una metafora. Il culo è ovunque, nel linguaggio e nella cronaca. Perché, quando e come l'Italia è precipitata nel cul de sac di un presente e di un futuro tanto nebulosi e atterrenti? Partendo da una domanda tale da far tremare i polsi a più generazioni, l'autore cerca risposte indietro nel tempo, dal secondo dopoguerra in poi. Il fine è quello di approntare un manuale di deberlusconizzazione che riguardi un po' tutti, compresi i sedicenti avversari del Caimano e quella porzione ampia di italiani che gli ha votato contro comportandosi come lui. La falla colossale sembra oggi solo economica, ma il buco è culturale e va oltre il presente, nel paese dei leccaculo. Per uscire da quella che Beha definisce una pace incivile, c'è bisogno di una nuova responsabilizzazione, per tornare avanti, e costruire il partito che non c'è.

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Sull'autore

Oliviero Beha

Oliviero Beha, giornalista di carta stampata, radio e tv, è nato a Firenze nel 1949, si è laureato in Italia in Lettere (Storia medievale) e in Spagna in Filosofia (Storia d’America). Inizia a fare il giornalista con «Tuttosport» e «Paese Sera». Dal 1976 al 1985 è a «la Repubblica», come inviato, dove si occupa di sport e società, con inchieste in molte parti del mondo. Editorialista e commentatore anche politico per «la Rinascita», «Il Messaggero» e «Il Mattino» (e successivamente per «L’Indipendente»), nel 1987 dà inizio alla sua attività televisiva con Andrea Barbato conducendo Va’ pensiero. Nel 1991 progetta e realizza Un terno al lotto, il primo programma televisivo dove domanda e offerta di lavoro potevano incontrarsi. Nell’aprile 1992 dà vita a Radio Zorro, che poi si fonde con lo storico 3131. Radio Zorro 3131 diventa il caso radiofonico dell’anno: oltre centomila richieste di intervento piovono in redazione da tutta Italia. Dal novembre ’95 al giugno ’96 Beha conduce una versione televisiva del suo programma (Video Zorro). Beha è anche autore di testi teatrali rappresentati, di numerosi saggi e di raccolte di poesie. Ha vinto nel 2001 il premio Guidarello per il giornalismo d’autore per la radiofonia. Nel 2004 pubblica il suo primo romanzo, Sono stato io (Marco Tropea Editore, tre edizioni). L’anno dopo esce con i saggi Crescete & prostituitevi (Rizzoli Bur) e Trilogia della censura (Avagliano Editore). Nel 2006 è la volta di Diario di uno spaventapasseri (Marco Tropea Editore) e Indagine sul calcio (Rizzoli Bur, con Andrea Di Caro). Nel 2007 pubblica con Chiarelettere Italiopoli. E nel 2008 Il Paziente italiano (Avagliano Editore), cui seguono nel 2009 I nuovi mostri (Chiarelettere) e il romanzo Eros Terminal (Garzanti), e nel 2010 Dopo di Lui il diluvio (Chiarelettere). È editorialista de «il Fatto Quotidiano» fin dalla sua fondazione (2009). Dal gennaio 2010 conduce su Rai Tre la trasmissione Brontolo. Nel 2012, ha pubblicato per Chiarelettere Il culo e lo Stivale. I peggiori anni della nostra vita.

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