Alla base dell’impianto teorico e della pratica femminista di Genevieve Vaughan c’è un’evidenza: i piccoli e le piccole della specie umana non potrebbero sopravvivere se non avessero intorno a sé una rete di figure accudenti che, a partire dalla madre, offrano loro cibo, calore, attenzione e parole.
Nella relazione con il/la bambino/a le figure accudenti praticano un’economia del dono che non prevede alcuna restituzione, essendo lo scopo della cura il benessere del/la bambino/a, il soddisfacimento dei suoi bisogni. La temporanea vulnerabilità dell’uno/a e l’altrettanto fugace potere delle altre producono una relazione di amorosa dipendenza e dialogo, che si sottrae ontologicamente all’economia dello scambio e alle sue feroci declinazioni sociali contemporanee: calcolo, sfruttamento, rapina.
Com’è possibile, indaga Vaughan, che la società in cui viviamo abbia cancellato questa relazione fondativa, rimuovendo insieme a essa il concetto stesso di gratuità e sostituendolo con la logica astratta e metallica del do ut des, del mercato e del denaro?
Dettagli libro
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Editore
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Lingua
Italiano -
Data di pubblicazione
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Numero di pagine
582 -
Argomento
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Collana
Sull'autore
Genevieve Vaughan
Genevieve Vaughan (1939) vive fra Texas e Italia. Ha creato la Foundation for a Compassionate Society (1987-2005) e la rete International Feminists for a Gift Economy (2001 - www.ifge.net), che promuove l’economia del dono materno come alternativa al capitalismo. Ha scritto Per-donare. Una critica femminista dello scambio (20142), Homo Donans. Per un’economia del materno (20152) e The Gift in the Heart of Language (2015). Vedi www.economiadeldono.org, www.gift-economy.com e www.MaternalGiftEconomyMovement.org.