Il seno Storia culturale di una parte politica del corpo

Il seno

Storia culturale di una parte politica del corpo

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«Una storia culturale del seno femminile leggera, istruttiva e soprattutto politica, che racconta di provocazione e controllo, normatività e autodeterminazione. E nel farlo, porta ripetutamente alla luce riflessioni sorprendenti. »
Tania Martini, «Die Tageszeitung»

«Accademicamente solido e riccamente illustrato, Il seno di Anja Zimmermann ci accompagna in un viaggio tra santi e pornografia, iconografia femminista e assurdità storiche, in cui il seno ci viene presentato sia come origine di depravazioni e vergogne multiformi, sia come ineluttabilmente sessualizzato anche in contesti religiosi.»
Stefanie Jaksch, «Buchkultur»

«Finalmente un libro sul potenziale irritante e persino rivoluzionario del seno femminile.»
Mithu M. Sanyal, autrice di «Rape. From Lucretia to #MeToo»

Il seno è una parte del corpo come le altre, eppure non lo è. È multifunzionale e ambiguo, e nel corso della storia è stato considerato peccaminoso, attraente, sacro, liberatorio, repellente, eroico. La sua presenza e funzione vengono ricondotte di volta in volta alla natura, alla provvidenza divina o alla scienza. Così il seno è diventato (e lo è ancora, potentemente) oggetto di dibattito morale, scientifico, artistico, femminista e dunque: politico.
 
Sebbene etichettato come «tratto sessuale secondario», il seno femminile è di interesse primario. Nutre, ma è capace di sedurre, è considerato sacro o sessualizzato – a seconda dell’età e della cultura, del contesto e della prospettiva.
Contenuto e ridotto a tabù, il seno nella storia è stato innalzato a reliquia santa e insieme tacciato di provocare lussuria, è stato appiattito e nascosto con i primi corsetti per poi essere messo in bella mostra, è stato infine scoperto come simbolo di libertà nel xviii secolo fino a essere usato, oggi, come organo di protesta. Nell’attualità, il seno delle donne è ancora un problema politico quando viene mostrato in pubblico lontano da contesti vacanzieri in cui può essere tollerato, e persino la sua visibilità «sfrenata» sotto i vestiti è percepita come una provocazione sconveniente.
Anja Zimmermann, studiosa di cultura visuale e gender, esamina questa parte del corpo ambigua e sfaccettata da diverse prospettive, ma sempre con un taglio politico. L’autrice, tra attualità ed esempi dalla storia antica e recente, riesce a comporre un mosaico unico e convincente che rimette il seno (antico caposaldo femminista) al centro del dibattito attuale sulle relazioni di genere, sul patriarcato, sui movimenti queer e sul politicamente corretto.

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Sull'autore

Anja Zimmermann

Anja Zimmermann (1968) è una storica dell’arte. Ha insegnato come borsista Heisenberg del DFG («Associazione tedesca per la ricerca») e come professoressa presso le università di Amburgo, Oldenburg, Monaco e Zurigo, tra le altre. Si occupa di studi di genere, di arte contemporanea e del rapporto tra arte e scienza. È co-redattrice di «FKW», l’unica rivista in lingua tedesca che tratta di studi di genere e cultura visuale.

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