Libro vincitore del Premio Internazionale "Viareggio-Versilia" 2015 Questa è la storia di un colpo di fulmine, di un lungo corteggiamento, di una passione profonda: quella di una scrittrice per una lingua straniera. Jhumpa Lahiri è una giovane neolaureata quando visita per la prima volta Firenze; appena sente parlare l’italiano capisce che le è stranamente familiare, che le è necessario e deve apprenderlo. Non sa spiegarsi il perché di un simile, repentino bisogno, ma sa che farà di tutto per soddisfarlo. Dapprima prova a studiare l’italiano nella sua città, New York, con una serie di insegnanti private, ma non basta. Anche le brevi visite successive, a Mantova, Milano, Venezia, non la appagano: vuole immergersi completamente nella realtà della nuova lingua. Si trasferisce a Roma, con tutta la famiglia. E lì comincia la vera avventura, fatta di slanci, entusiasmo e insieme di difficoltà ed estraniamento. In altre parole è il primo libro che nasce direttamente in italiano da un’autrice di madrelingua bengalese che ha sempre parlato e scritto in inglese. È la testimonianza di un tenace percorso di scoperta e di apprendimento e di un obiettivo, raggiunto, di potenza e fluidità espressiva, ancora più preziosa perché conserva tra le righe l’eco affascinante di una distanza, quella che sempre ci separa dall’oggetto d’amore: la distanza impercettibile e infinita del desiderio.
Dettagli libro
-
Editore
-
Testo originale
Sì -
Lingua
Italiano -
Lingua originale
Italiano -
Data di pubblicazione
-
Numero di pagine
144 -
Argomento
-
Collana
Sull'autore
Jhumpa Lahiri
Jhumpa Lahiri è nata a Londra da genitori bengalesi. Cresciuta negli Stati Uniti, ha insegnato a Princeton e attualmente insegna al Barnard College della Columbia University. Vive tra Roma e New York È autrice di nove libri, tutti pubblicati in Italia da Guanda: L’interprete dei malanni, L’omonimo, Una nuova terra, La moglie, In altre parole, Il vestito dei libri, Dove mi trovo, il primo romanzo da lei scritto direttamente in italiano, Il quaderno di Nerina e Racconti romani. Sempre per Guanda ha curato e introdotto l’antologia Racconti italiani. È inoltre traduttrice, in inglese, di alcuni romanzi di Domenico Starnone. Ha ottenuto numerosi riconoscimenti: Premio Pulitzer, PEN/Hemingway Award, Frank O’Connor International Short Story Award e Guggenheim Fellowship. Nel 2012 è stata nominata membro dell’American Academy of Arts and Letters, e nel 2019 il Presidente Sergio Mattarella l’ha nominata Commendatore dell'Ordine «Al merito della Repubblica italiana». Nel 2022 le è stato conferito il Premio Crédit Agricole FriulAdria "La storia in un romanzo".