Insegnare italiano a donne migranti in stato di trauma
eorie e prospettive didattiche
Valentina Isceri
Il rapporto tra Didattica della lingua italiana L2 e migranti è diventato oggetto di dibattito in seno alle discipline antropologiche solo in tempi recenti, in particolare nell’ambito degli studi di didattica, andragogia e psicologia dell’educazione. Questo saggio si propone di fornire un quadro articolato e possibile sugli strumenti necessari ad affrontare al meglio questa sfida didattica e utili per essere compresi e adottati nei contesti dei soggetti esodati, in particolare presso le donne in fuga. Il testo proposto segue un taglio teorico-pratico, fotografando la geopolitica dei flussi migratori in Italia, gli scenari dei sistemi di accoglienza e protezione, le tesi possibili e in ultima istanza le pratiche didattiche. Tali proposte (o modelli) partono da esperienze realizzate con successo, ispirate all’agire diretto delle alunne (al contrario della didattica da banco o da schede) e alla predisposizione di ambienti di lavoro di stampo laboratoriale che tengano conto del retroterra culturale (o della sua assenza) dei soggetti destinatari dell’apprendimento L2.
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Sull'autore
Valentina Isceri
Valentina Isceri è nata a Lecce, dove vive e lavora. È docente di Lingua e cultura italiana L2 con diversi anni di esperienza in contesto migratorio e scolastico in classi mistilingue. La sua esperienza preparatoria muove dalle più importanti realtà di studi sulla didattica di italiano L2, in particolare dall’Università per Stranieri di Siena, l’Università degli Studi di Roma Tor Vergata, l’Università per Stranieri di Perugia. Attualmente si occupa di didattica presso la facoltà di Lettere dell’Università eCampus.