La filosofia è un lavoro di indagine fondato sulla natura stessa dell’uomo in quanto pura esistenza. In questo volume il grande filosofo Nicola Abbagnano affronta le questioni che concernono “l’essere” del singolo uomo, partendo dalla sua autentificazione fino alla costituzione dell’io, per comprendere quell’atteggiamento strettamente personale, intimo e segreto che è il filosofare. La filosofia non avrà forse l’universalità della scienza, che consiste nell’identità del giudizio, ma il suo continuo porsi domande, la sua necessità di comprensione e il suo muoversi verso il futuro costituiscono un’universalità fondata sulla solidarietà umana, che può esplicarsi solo nella genuina struttura dell’esistenza di ognuno. Alla filosofia l’uomo può e deve chiedere di comprendere un po’ meglio se stesso. Questa è la base, il fondamento, di ogni opera e di ogni lavoro umani, la trama con cui è tessuta la vita quotidiana del singolo, così come la vita storica dell’umanità. Le esperienze più dure, i dolori e le tragedie non servirebbero a nulla se gli uomini non dovessero derivarne un insegnamento, che la filosofia sola può formulare, traendo dalle vicende della storia l’incentivo per una più profonda e più umana comprensione dell’uomo.
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Sì -
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Italiano -
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Sull'autore
Nicola Abbagnano
Nicola Abbagnano (Salerno, 1901 - Milano, 1990) è stato un filosofo, storico e accademico. Dal 1952 è stato tra i direttori della “Rivista di filosofia”. Manifesto del suo pensiero è La struttura dell’esistenza (1939), nel quale ha proposto l’esistenzialismo positivo, la sua alternativa all’esistenzialismo essenzialmente negativo di Heidegger e Jaspers. Celebre anche la sua Storia della filosofia (1946-50). Al suo lavoro si è ispirato il gruppo di intellettuali e filosofi del neoilluminismo italiano.