Architetto e poeta, Geoffrey Scott pubblica nel 1914 il suo volume più noto, L’architettura dell’Umanesimo, in cui, con spietata puntualità, affronta e fa giustizia di tutti gli «equivoci» che intralciano, spesso in maniera decisiva, una reale comprensione dei fenomeni architettonici: quello romantico, quello naturalistico legato alla poetica del pittoresco, quello meccanicistico, quello etico, quello biologico, quello accademico. Nel libro si fa riferimento all’architettura del Rinascimento italiano nella sua accezione storica prolungata (1400-1700), ma in realtà viene proposta una chiave di lettura degli eventi architettonici libera da pregiudizi, che è soprattutto utile per comprendere e giudicare le vicende contemporanee. Si discute la tradizione classica che si riflette nell’architettura del Rinascimento e del Barocco in Italia, e il ruolo dato al corpo umano di quella tradizione. Una lettura essenziale non solo per tutti gli studenti di architettura, ma per chiunque voglia comprenderla e goderne la bellezza in maniera più compiuta.
Dettagli libro
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Editore
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Lingua
Italiano -
Data di pubblicazione
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Numero di pagine
192 -
Traduttore
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Argomento
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Collana