L’éclair di una Rivelazione In una certa mediana tra J.-L. Marion e J. Derrida

L’éclair di una Rivelazione

In una certa mediana tra J.-L. Marion e J. Derrida

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Dobbiamo a J.-L. Marion una riflessione importante sul tema della Rivelazione. Questo saggio si confronta con la sua proposta e ne ripercorre alcuni momenti cruciali. Il punto di vista però è differente e si potrebbe riassumere in questo modo: una Rivelazione non è tale se non assume il carattere di una ripetizione intensiva. La ripetizione intensiva dispiega lo statuto formale di ciò che dovremmo intendere per Rivelazione. Uno statuto formale che rende questa ripetizione sempre una modalità intensiva, nella modalità di una re/istituzione. Se esprimessimo questo con il linguaggio dell’intelligenza teologica diremmo che una teologia della Rivelazione non è ben compresa se non a partire da una teologia della creazione. Una ripetizione intensiva non è che il corrispondersi, in una reciproca conferma, di una teologia della creazione e di una teologia della Rivelazione. Questo saggio esce in contemporanea con uno studio di Massimo Donà, pubblicato sulla stessa collana e dedicato anch’esso a Jean-Luc Marion, in vista di una discussione possibile con il filosofo francese.

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Sull'autore

Carmelo Meazza

Carmelo Meazza è professore associato per il raggruppamento di filosofia morale presso l'Università degli studi di Sassari. È autore di interventi e saggi su tematiche dell'area fenomenologico-ermeneutica.

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