Chi è in grado di cogliere ciò che è maschile e ciò che è femminile? Lo può forse la biologia? O magari è la psicologia a spiegare la differenza sessuale? È corretto pensare la femminilità come passiva e la mascolinità come attiva? Il padre della psicoanalisi discute le risposte tradizionali a queste domande – come quella della bisessualità insita in ciascun essere umano – e si addentra nel “continente nero” della femminilità analizzando le tappe dello sviluppo della donna: la relazione della bambina con la madre nella fase preedipica, la scoperta della castrazione e le possibili reazioni (l’inibizione sessuale o la nevrosi, il complesso di mascolinità, la femminilità normale), la vita della donna matura, la maternità.
Dettagli libro
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Editore
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Testo originale
Sì -
Lingua
Italiano -
Data di pubblicazione
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Numero di pagine
48 -
Traduttore
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Riveduto da
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Argomento
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Collana
Sull'autore
Sigmund Freud
(Freiberg, 1856 – Londra, 1939) Fondatore della psicanalisi, ha elaborato teorie che hanno rivoluzionato la storia del pensiero. La scoperta dell’inconscio e le associazioni libere, gli atti mancati e l’interpretazione dei sogni, le pulsioni sessuali e il rimosso sono solo alcune delle sue intuizioni più radicali. La sua psicanalisi si lega intimamente al discorso poetico e letterario dei grandi scrittori del passato. Castelvecchi ha pubblicato anche L’enigma della femminilità (2016).