Nel metro tradizionale dell’epos il poeta dell’Odissea, narrando l’antica storia del ritorno e della vendetta di Odisseo, apre al nostro sguardo un mondo nuovo, e crea l’idea germinale del romanzo. Nell’intreccio delle avventure, vissute sul filo del ricordo o nel vortice dell’azione, il protagonista è tutto. Distruttore di Troia, audace e paziente, astuto e vendicativo, ora egli vuole una cosa sola, rivedere l’isola natale e riconquistare il mondo dei suoi affetti, al centro dei quali sono Penelope e Telemaco, la donna e il figlio degni di lui. Questo libro interpreta l’Odissea come una grande opera d’arte che, attraverso un lungo processo compositivo, ha raggiunto nella forma finale una spiccata originalità rispetto all’Iliade. Ciascun canto è studiato in tre momenti: lettura, analisi, critica. Il testo è tradotto quasi integralmente in forma chiara e moderna, e commentato sulla base di una ricognizione a vasto raggio della filologia omerica degli ultimi due secoli. Con Odisseo entra nella poesia dell’Occidente la figura di «un uomo nuovo», originale e paradigmatica nello stesso tempo; entra anche per la prima volta la vita affettiva degli esclusi, soprattutto della donna, ispiratrice dell’azione e della nostalgia. Antiche passioni rivivono ad una lettura che, interpretando il testo arcaico, cerca il segreto della poesia.
Dettagli libro
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Editore
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Testo originale
Sì -
Lingua
Italiano -
Data di pubblicazione
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Numero di pagine
909 -
Argomento
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Collana
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Serie
Sull'autore
Mario Zambarbieri
Dello stesso Autore: Rapporto su Omero, «Annuario del Liceo Classico Statale Carducci di Milano», 1985; L’Iliade com’è. Lettura Problemi Poesia, 2 volumi, Milano, Cisalpino, 1988-1990; Omero nella cultura di Cicerone, «Pai deia», LVI (2001).