Il volume raccoglie due saggi di Ernst Cassirer (1874-1945), che risalgono ai primi anni Venti del secolo scorso, ossia agli inizi della feconda collaborazione del filosofo tedesco con la Biblioteca Warburg di Amburgo e del suo incontro con gli studiosi raccolti intorno a essa, fra i quali sono da ricordare Fritz Saxl e Erwin Panofsky. Se nel primo saggio, che dà anche il titolo al volume, Cassirer mette a fuoco il tema del mito, cercando la specifica “forma del concetto” che è alla base dei sistemi di classificazione totemici, delle credenze astrologiche, così come delle concezioni magiche, nel secondo saggio (Il concetto di forma simbolica nella costruzione delle scienze dello spirito) egli traccia per la prima volta il progetto di una filosofia incentrata sulle nozioni di simbolo e di forma simbolica, tesa a esplorare le varie forme di espressione dello spirito, e in primis il linguaggio, il mito e la scienza, secondo una prospettiva sistematica mai conclusa o ripiegata su sé medesima.
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Sull'autore
Ernst Cassirer
Ernst Cassirer (Breslavia, 1874 – New York, 1945), filosofo tedesco, successivamente naturalizzato svedese. Ha insegnato a Berlino, Amburgo, Oxford, Göteborg e New York. Dopo essere uscito dalla tradizione di Marburg del neokantismo, ha sviluppato una filosofia della cultura come teoria fondata sulla funzione dei simboli nel mito, nella scienza, nella religione, nella tecnica. Ad Amburgo ha collaborato attivamente alla biblioteca di Aby Warburg. Tra i suoi capolavori ricordiamo Sostanza e funzione, Filosofia delle forme simboliche e Saggio sull’uomo.