La vita nelle campagne siciliane del Settecento è dura, amara e talvolta persino crudele. La realtà di Gavita, un piccolo feudo intrappolato tra le colline, non è certo diversa; i contadini modulano la loro misera esistenza secondo i ritmi delle stagioni e della natura, nutrendosi di ciò che offre la terra. Nella comunità vivono anche Liborio e Anna, una giovane coppia innamorata che cerca in tutti i modi di mettere al mondo un figlio. La sorte, però, si accanisce contro di loro e ogni gravidanza della donna porta solo dolore e disperazione. A ciò si aggiungono le angherie dei signorotti locali, che vessano la povera gente con leggi ingiuste e violente, la carestia causata dall'invasione delle cavallette e i troppi lutti che attanagliano Gavita. Una lingua antica e suggestiva, un sofferto viaggio a ritroso nel tempo, un racconto per immagini vivido e toccante: La legge del feudo ci restituisce la dimensione reale, mai edulcorata, di un'epoca e di una società in cui la superstizione e la magia sono ancora l'unico rifugio per il popolo inerme, nonostante gli ideali del secolo dei Lumi stiano cominciando a diffondersi.
Dettagli libro
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Editore
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Testo originale
Sì -
Lingua
Italiano -
Data di pubblicazione
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Numero di pagine
190 -
Argomento
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Collana
Sull'autore
Giuseppe Lauricella
Giuseppe Lauricella, nato a Canicattì nel 1947, è laureato in Economia e Commercio. Insegna Economia Aziendale ed è dirigente scolastico. È studioso di tradizioni popolari e autore di lavori teatrali di soggetto mitologico, sul modello delle tragedie greche. Per due anni ha curato il supplemento quindicinale del quotidiano La Sicilia. Nel 2004 premio Parnaso per la narrativa.