Nel 1914 – esattamente un secolo fa – Pierre Janet pubblicò nel «Journal de Psychologie Normale et Pathologique» lo scritto che costituisce il testo di questo libro, qui per la prima volta tradotto in italiano. Si tratta dell’intervento tenuto al Congresso di Medicina di Londra del 1913, nel quale Janet aveva rivendicato la primogenitura di una parte delle idee che Freud andava ascrivendo esclusivamente a se stesso. Lo psicologo francese lancia con prosa graffiante anche un monito contro un certo modo di gestire la «nuova scienza della psico-analisi», considerata un dogma intoccabile, tanto da indurre i suoi adepti a sferrare anatemi contro gli «eretici». Dopo questo intervento, Janet diventerà a sua volta un «eretico» e resterà tale per molti anni, fino a quando, in condizioni scientifiche mutate, il suo pensiero verrà riscoperto da più parti e il valore dei suoi studi sul trauma sarà riconosciuto nella sua originalità ed efficacia interpretativa, anche alla luce delle moderne neuroscienze.
Dettagli libro
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Editore
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Lingua
Italiano -
Lingua originale
Francese -
Data di pubblicazione
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Numero di pagine
167 -
Argomento
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Collana
Sull'autore
Pierre Janet
Pierre Janet (Parigi, 1859-1947), uno dei maggiori filosofi e psicologi francesi della sua epoca, è stato autore di lavori fondamentali sulla dissociazione e sul trauma psicologico ed è considerato uno dei padri fondatori della psicologia dinamica. Janet è stato contemporaneo di Freud, come lui allievo di J.-M. Charcot allospedale della Salpêtrière a Parigi, dove divenne direttore del Laboratorio di psicologia patologica. Docente alla Sorbona e membro dellInstitut de France, fu a lungo responsabile del Laboratorio di psicologia sperimentale e comparata del Collège de France.