Questo libro è, a suo modo, una prova di regia. Gli attori di Ingmar Bergman sono, questa volta, i fantasmi della memoria, il «mondo perduto di luci, profumi, suoni» congelato nell’infanzia che a tratti si scioglie liberando sentimenti struggenti, ricordi crudeli, furori artistici e sconfitte, verso cui Bergman non mostra alcuna indulgenza. Il percorso della memoria non è lineare, intreccia i fili dell’infanzia con la ricostruzione di una regia teatrale, con la difficile realtà del cinema, con storie familiari e i primi amori. Nessun narcisismo vela le esperienze erotiche dell’adolescenza o della maturità, l’intenso amore per Liv Ullmann o gli incontri con tanti personaggi famosi del mondo dello spettacolo, da Greta Garbo a Ingrid Bergman e a Herbert von Karajan. Con la stessa schiettezza sono rievocati i confusi entusiasmi giovanili per il nazismo o lo sgomento per l’assassinio di Olof Palme. Il cerchio della memoria si chiude, come a suggello di una vita così intensa, con una pagina tratta dal diario della madre, in cui si racconta la nascita di Ingmar e l’eventualità che il piccolo non sopravviva, data la sua debole costituzione.
Dettagli libro
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Editore
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Testo originale
Sì -
Lingua
Italiano -
Lingua originale
Svedese -
Numero di pagine
260 -
Argomento
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Collana
Sull'autore
Ingmar Bergman
Ingmar Bergman (Uppsala, 1918 - isola di Fårö, 2007) è stato uno dei maggiori registi cinematografici e teatrali del Novecento. Figlio di un pastore protestante della corte reale, esordì come regista teatrale, attività che non ha mai abbandonato.