Le nostre generose reciprocità Tessere la trama di un mondo comune

Le nostre generose reciprocità

Tessere la trama di un mondo comune

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Come resistere alla semplificazione della realtà a cui conducono la visione utilitaristica e neoliberale dell’individuo, ma anche la critica sistematica del dominio? Rendendo giustizia al lato luminoso del sociale, ciò che non richiede affatto di negare i suoi lati oscuri. Chanial esamina il legame amoroso, ma anche il desiderio come violenza. Dialogando con le teoriche del care, indaga la cura come un “potere dei deboli” che non è privo di lati oscuri. A fronte della crisi ecologica, egli propone un’“etica della Terra” e sottolinea l’urgenza di stabilire con la natura nuove forme di reciprocità. Infine, più che mai attuale è oggi la lezione di Marcel Mauss, che ci ricorda che solo riconoscendo le nostre generose relazioni di reciprocità è possibile (ri)tessere i fili di un mondo comune.

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Sull'autore

Philippe Chanial

Philippe Chanial, sociologo, professore di sociologia all’Université Paris-Cité e membro del LCSP (Laboratorio de Cambiamento Sociale e Politico). È direttore editoriale della “Revue du MAUSS”. Tra i suoi lavori più importanti La Délicate Essence du socialisme. L’association, l’individu & la Republique (2009) e La Sociologie comme philosophie politique. Et réciproquement (2011). In italiano, insieme con Francesco Fistetti, ha pubblicato Homo donator. Come nasce il legame sociale (2011).

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