Di famiglia dalle solide tradizioni risorgimentali, a diciassette anni Renato Serra era già iscritto alla facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Bologna. Qui avrebbe seguito tra gli altri il determinante insegnamento di Giosuè Carducci. Collaboratore della rivista «La Voce», entrò in contatto con Prezzolini, De Robertis e Papini. Nello stesso periodo iniziò una costruttiva corrispondenza con Benedetto Croce. Allo scoppio della Prima guerra mondiale, dopo una cocente delusione d’amore, partì volontario. Sarebbe morto poche settimane dopo, neanche trentunenne, sul fronte dell’Isonzo. Era il 20 luglio 1915. A cento anni dalla morte, viene qui riproposta una selezione delle lettere che Serra scrisse dopo essersi arruolato fino al suo ultimo giorno. In queste pagine epistolari traspaiono l’acutezza del suo sguardo di letterato, la sua intelligenza e i suoi più prepotenti sentimenti umani. A tale riguardo particolarmente eloquenti appaiono le missive dirette alla madre.
Dettagli libro
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Editore
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Lingua
Italiano -
Data di pubblicazione
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Numero di pagine
96 -
Introduzione di
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Argomento
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Collana