Che cosa facciamo quando degustiamo il vino? Degustare consiste in una serie di calcoli, in una sorta di creazione poetica o di inferenze? A che tipo di gioco giochiamo e in quale mondo ci troviamo? In una sorta di spazio privato incomunicabile, o in uno spazio pubblico di contenuti condivisibili? Che tipo di ragionamenti ci sono alla base della degustazione? Insomma: in cosa consiste degustare un vino? Attraverso un’analisi a metà strada tra l’epistemologia e la logica, l’autore mostra come la degustazione del vino sia un’attività sorretta da una logica abduttiva, analoga alla logica dei medici, dei detective, degli scienziati e degli artigiani. Una lettura fondamentale e imperdibile per tutti i professionisti e appassionati del settore, indipendentemente dalle loro conoscenze.
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Italiano -
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Sull'autore
Francesco Annibali
Francesco Annibali (Bologna, 1973) è un docente e giornalista enologico di formazione semiotica, autore di più di cinquecento articoli pubblicati sulle riviste di settore. Laureato in Filosofia, allievo di Umberto Eco, si occupa di formazione e informazione del vino da oltre vent’anni. Il suo Il Linguaggio del Vino (2021) è considerato il testo fondativo della semiotica del vino ed è stato accolto con toni entusiastici dal mondo accademico e culturale.