Processi giudiziari, scontri politici e accuse reciproche: il conflitto tra medici e cittadini assomiglia sempre più a una guerra civile. Per proteggersi dai procedimenti giudiziari intentati dai pazienti, i medici reclamano scudi penali e maggiori tutele giuridiche, rifiutandosi implicitamente di fare i conti con i cambiamenti culturali in atto nella società. In parte comprensibili, queste richieste generano profonde e insanabili contraddizioni giuridiche, che rischiano di portare alla rottura del rapporto di fiducia tra medico e paziente. Per far fronte a tale situazione, è stata istituita una commissione ministeriale per indagare le problematiche relative alla colpa professionale medica. Non sarà tuttavia sufficiente migliorare le leggi attualmente vigenti: è necessario pensare a soluzioni legislative nuove, capaci di far fronte alle complessità sociali finora ignorate, che riguardano tanto gli interessi della professione quanto i diritti dei cittadini.
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Editore
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Testo originale
Sì -
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Italiano -
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Collana
Sull'autore
Ivan Cavicchi
Filosofo della medicina e sociologo, insegna presso la facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Tor Vergata di Roma. Si occupa da anni di politiche sanitarie. È autore di numerosi saggi, blogger del «Fatto Quotidiano», e editorialista del «manifesto» e di quotidianosanità.it. Per i suoi studi ha ricevuto la laurea honoris causa in Medicina e Chirurgia dall’Università D’Annunzio di Chieti.