La Memoria sul sistema di Fichte è un documento prezioso, perché costituisce il primo confronto sistematico di un filosofo italiano con l’idealismo trascendentale del grande pensatore tedesco. Ma il testo in questione è un documento importante anche perché permette di mostrare la centralità che nell’ultima fase del suo pensiero Galluppi attribuiva al confronto con l’idealismo tedesco, che egli considera come il legittimo sviluppo del pensiero di Kant e del suo «razionalismo assoluto». In maniera analoga a quanto aveva sostenuto Jacobi, Galluppi vede nell’idealismo una forma estrema di negazione della realtà, che egli non esita a definire come «nichilismo assoluto». Inserendo la sua interpretazione all’interno di un’ampia ricostruzione storico-filosofica, che dall’antichità greca giunge alla filosofia moderna di Cartesio e Leibniz, egli cerca di mostrare che solo la «filosofia dell’esperienza» può recuperare un corretto senso della realtà, e porsi alla base di un coerente «realismo» filosofico. Anche da questo lato, dunque, il saggio di Galluppi rivela insospettati elementi d’interesse e di attualità.
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Testo originale
Sì -
Lingua
Italiano -
Lingua originale
Italiano -
Data di pubblicazione
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Numero di pagine
168 -
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Sull'autore
Pasquale Galluppi
Pasquale Galluppi (Tropea 1770 – Napoli 1846) è stato uno dei più importanti filosofi italiani della prima metà dell’Ottocento.