L'amore è mutamento, movimento, metamorfosi: ben lo sapeva Ovidio, che si definiva "cantore di teneri amori". Che metta in scena nelle sue Metamorfosi Eco e Narciso, Arianna e Teseo, Orfeo ed Euridice o Dafne e Apollo, il motore della trasformazione è sempre amore, ovvero il desiderio di colmare una distanza. "Un continuo incalzare di desideri", come ha scritto Italo Calvino: il poeta compone, infatti, con una grazia e con una leggerezza rimaste ineguagliate forse almeno fino a Shakespeare, un'opera da rubricare fra i capolavori dell'umanità: acuta, intelligente e leggera, in senso calviniano, è un invito da rivolgere a tutti gli amanti.
Dettagli libro
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Editore
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Lingua
Italiano -
Data di pubblicazione
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Numero di pagine
112 -
Argomento
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Serie