«Io comunque sono una figura stupefacente, anche se non mi piace molto parlarne», ha scritto di sé Daniil Charms negli anni trenta del Novecento. Sua moglie Marina, rintracciata, cinquant'anni dopo aver lasciato la Russia, dal critico Vladimir Glocer, racconta la sua stupefacente vita con Charms e la sua vita ancora più stupefacente dopo l'arresto e la morte di Charms. L'assedio di Leningrado, la fuga, i nazisti, la deportazione in Germania, la fuga, Parigi, la madre, il marito della madre, il Venezuela, il tassista, la libreria esoterica. Un libro memorabile.
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Editore
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Testo originale
Sì -
Lingua
Italiano -
Data di pubblicazione
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