Il teatro di figura di Richard Teschner, artista boemo che ha operato nella prima metà del Novecento tra Praga e Vienna, è una forma espressiva molto diversa da ogni altro esempio di teatro di figura del tempo. Grazie a una commistione di tecniche e tematiche, che traggono linfa da Oriente e Occidente, e a una compresenza di tradizione e innovazione, Teschner riesce a creare un Gesamtkunstwerk altamente colto e raffinato. In un milieu, quello della Vienna di fine secolo capitale dell’Austria felix, che vive una radicale innovazione dei paradigmi conoscitivi e una fioritura del dialogo tra arte e scienza, Teschner realizza i suoi teatri e le sue figure ottenendo un duplice risultato: da un lato contribuisce alla elevazione del teatro di figura che diviene una forma d’arte colta; dall’altro risponde alla crisi del soggetto, disorientato dalla deflagrazione della modernità, costruendo una nuova utopica totalità mediante la confluenza dei linguaggi artistici e della tecnologia.
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Sì -
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Italiano -
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Sull'autore
Elisabetta Vinci
Elisabetta Vinci ha conseguito il titolo di Dottore di Ricerca all’Università degli Studi di Catania, dove si è specializzata in lingua e letteratura tedesca. I suoi interessi di ricerca e le sue pubblicazioni riguardano la letteratura austriaca della fin de siècle, il teatro, la narratologia cognitiva.