«Non vi dirò che cos’è New York dal di fuori, né vi racconterò un viaggio, ma la mia reazione lirica. I due elementi che il viaggiatore coglie nella grande città sono: architettura extraumana e ritmo furioso. Geometria e angoscia.» Così García Lorca presentava Poeta a New York (1940) nelle letture pubbliche che ne fece al ritorno dagli Stati Uniti dove fra il 1929 e il 1930 aveva frequentato la Columbia University. Ispirata da quel soggiorno, la raccolta è un susseguirsi di visioni drammatiche, di segno surrealista, che spalancano squarci sulla metropoli simbolo dell’età moderna e della civiltà delle macchine: un mondo in cui trionfano l’alienazione e le ingiustizie sociali e razziali, governata dal crudele Moloch di Wall Street, «dove l’oro arriva a fiumi e la morte con lui». Solo nella popolazione nera il poeta coglie un’autentica purezza spirituale: «perché credono, perché sperano».
Dettagli libro
-
Editore
-
Lingua
Italiano -
Data di pubblicazione
-
Numero di pagine
112 -
Argomento
-
Collana
Sull'autore
Federico García Lorca
nacque nel 1898 a Fuentevaqueros, in provincia di Granada. Studiò a Granada e cominciò giovanissimo a pubblicare i primi versi. Legato alla terra andalusa, si occupò di musica, teatro, pittura. Antifascista, fu arrestato dalla polizia franchista all’inizio della guerra civile e ucciso a Viznar (Granada) il 19 agosto 1936. La Newton Compton ha pubblicato Poesie. Libro de Poemas - Suites e la raccolta Tutte le poesie e tutto il teatro.