Freud, Isaacs, Klein, Fairbairn, Winnicott, Bion, Loewald, Searles. In questo saggio, Thomas H. Ogden rilegge e si confronta con il pensiero di alcuni celebri autori che hanno avuto a che fare con due temi spesso affrontati dalla ricerca dello psicoanalista americano: l’esperienza del leggere creativo e il modo in cui le più grandi intuizioni psicoanalitiche sono state comunicate dagli scopritori.
Ogden ci invita a ricreare con lui il percorso di conoscenza che ci presenta. Si tratta di riconoscere e mettere in gioco la capacità dell’analista di “parlare sulla base delle qualità uniche della sua personalità”, dell’uso che fa della sua esperienza di individuo che vive nella realtà, del suo aver compreso e appreso “la teoria e la tecnica psicoanalitica così completamente da poter essere in grado un giorno di dimenticarle” e della sua responsabilità di inventare una psicoanalisi nuova – di riscoprire la psicoanalisi – con ciascun paziente.
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Sull'autore
Thomas H. Ogden
Thomas H. Ogden (1946), psicoanalista e scrittore, è una delle figure più in vista del campo psicoanalitico contemporaneo e i suoi testi sono tradotti in più di venti lingue. Vive a San Francisco dove esercita la professione e insegna psicoanalisi e scrittura creativa. Nel 2012 vince il Mary Sigourney Award per il suo contributo allo sviluppo della disciplina. Nelle mani della gravità e del caso è il suo secondo romanzo.