In Réhumaniser le droit, un saggio sia per gli avvocati sia per il grande pubblico, l’autrice descrive il processo avanzato di disumanizzazione del diritto, basato sul culto della ragione e sulla svalutazione delle emozioni (evidente davanti a norme sempre più artificiali, pensiero legale autoreferenziale, avvocati burocratici, giudici robotici, popolo smobilitato).
In realtà, questa tecnocrazia legale è solo una pericolosa illusione. Come ben sappiamo, il disprezzo per gli affetti è una strategia destinata al fallimento e la cronaca ce lo dimostra, presentandoci molte manifestazioni del ritorno violento dell’emotività repressa (terrorismo, tribunale mediatico, demagogia legislativa, rivolte popolari).
Impariamo finalmente dalle nostre esperienze collettive riscoprendo l’irriducibile umanità del diritto e le sue virtù dimenticate. Riscopriamo la strada di un’etica giuridica dell’umiltà, della buona fede e della buona volontà.
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Italiano -
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Sull'autore
Maud Coudrais
Maud Coudrais è nata nel 1978 a Lione. Dottore in Diritto privato e Criminologia, si è laureata con una tesi sulla conciliazione tra la tecnica giuridica e la giustizia. Avvocato dal 2001, è iscritta al foro di Parigi e si dedica al diritto delle persone, della famiglia e della tutela patrimoniale, in particolare nel contesto internazionale, specialmente franco-italiano. Pubblica regolarmente articoli sia in riviste giuridiche sia in quelle non specialistiche.