Sin dall’immediato dopoguerra, via via che emerge l’enormità del crimine, il negazionismo si presenta come un’impresa di igiene ideologica volta a sgombrare il presente dell’Europa dal passato fasullo: «la bugia di Auschwitz». Viene così rilanciata l’accusa della truffa, chiave di volta del secolare odio antiebraico. Per gli esponenti della nuova propaganda antisemita i sopravvissuti sono falsari, altrimenti dovrebbero essere stati annientati, le prove sono fandonie, altrimenti si conoscerebbe il numero esatto di vittime. Se ancora nel Novecento gli attacchi prendono di mira il dispositivo dello sterminio – le camere a gas –, nel xxi secolo il negazionismo mette allo scoperto il cardine intorno a cui da sempre ruota il mito del «complotto ebraico». Maestri nello sfruttare il «culto olocaustico», la nuova religione sorta dalla sacralizzazione della memoria, gli ebrei avrebbero tratto profitto da quella gigantesca menzogna sulla Shoah non solo per creare abusivamente Israele, ma anche e soprattutto per riprendere in mano più che mai le fila del nuovo ordine mondiale.
Questo volume, scaturito dall’esperienza di un processo, e costato anni di minacce, comprende tre saggi di cui il primo, intitolato Il nuovo negazionismo, è inedito, mentre l’ultimo, L’antisemitismo nel xxi secolo, è uscito in altro contesto. Il saggio centrale Se Auschwitz è nulla è la rielaborazione del testo pubblicato nella prima edizione. Costituiscono un insieme interrelato che offre al lettore il quadro filosofico e politico su uno dei fenomeni più inquietanti di quest’epoca.
Questo volume, scaturito dall’esperienza di un processo, e costato anni di minacce, comprende tre saggi di cui il primo, intitolato Il nuovo negazionismo, è inedito, mentre l’ultimo, L’antisemitismo nel xxi secolo, è uscito in altro contesto. Il saggio centrale Se Auschwitz è nulla è la rielaborazione del testo pubblicato nella prima edizione. Costituiscono un insieme interrelato che offre al lettore il quadro filosofico e politico su uno dei fenomeni più inquietanti di quest’epoca.
Dettagli libro
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Editore
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Lingua
Italiano -
Lingua originale
Italiano -
Data di pubblicazione
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Numero di pagine
160 -
Argomento
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Collana
Sull'autore
Donatella Di Cesare
Donatella Di Cesare insegna Filosofia teoretica alla Sapienza di Roma. È una delle voci filosofiche più presenti nel dibattito pubblico, sia accademico sia mediatico. I suoi libri sono tradotti e discussi all’estero. Tra gli ultimi titoli: Terrore e modernità (2017) e Marrani. L’altro dell’altro (2018). Presso Bollati Boringhieri ha pubblicato, tra gli altri, Stranieri residenti. Una filosofia della migrazione (2017); Sulla vocazione politica della filosofia (2019), Il tempo della rivolta (2021) e Utopia del comprendere. Da Babele ad Auschwitz (2021).