Questo libro nasce da una serie di interviste uscite sulle pagine milanesi de “la Repubblica” in occasione del centenario della nascita di Giorgio Strehler (Trieste, 14 agosto 1921 - Lugano, 25 dicembre 1997). Un mosaico di voci, sguardi, ricordi, passioni e pensieri che meritava una vita più lunga di quella garantita dallo spazio e dai tempi di un quotidiano. Hanno parlato gli attori (Ferruccio Soleri, Giulia Lazzarini, Ottavia Piccolo, Gabriele Lavia, Giancarlo Dettori, Monica Guerritore, Laura Marinoni), i cantanti (Juan Pons) e i registi (Filippo Crivelli, Lluís Pasqual). Chi l’ha molto amato (Ornella Vanoni e Andrea Jonasson), chi ha lavorato con lui dietro le quinte (Ezio Frigerio, Carlo Fontana, Giovanni Soresi, Sergio Escobar), chi è stato suo allievo (Massimo de Vita), chi ha incrociato la sua strada a vario titolo (Andrée Ruth Shammah, Renato Sarti, Paolo Rossi), chi lo scortava ovunque (l’autista Vincenzo Franceschinis), chi si è permesso affettuosi sberleffi (Maurizio Micheli). Messe in fila, una dopo l’altra, in una sorta di ordine di apparizione sulla scena della vita e del teatro di Strehler, queste interviste compongono un ritratto di sorprendente freschezza e vitalità. Gli splendori e i furori, le battaglie e le cadute, l’impegno politico, il sodalizio con Paolo Grassi, il Piccolo Teatro, la Scala e l’Europa, la solitudine e i tradimenti, la generosità e il genio tempestoso. Con il teatro, sempre e solo il teatro, magnifica ossessione, a muovere e spiegare tutto il resto.
Dettagli libro
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Editore
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Lingua
Italiano -
Data di pubblicazione
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Numero di pagine
170 -
A cura di
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Argomento
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Collana
Sull'autore
AA. VV.
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