Transiti Percorsi di scrittura femminile tra Iran e America

Transiti

Percorsi di scrittura femminile tra Iran e America

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Negli anni che precedono e seguono la rivoluzione iraniana, il crescendo di atti di restrizione libertaria motiva tentativi di fuga e volontà di autodeterminazione. Le ondate diasporiche, perlopiù verso Europa e Stati Uniti, lentamente tramutano le estraneità vissute in patria in un posizionamento instabile, contrassegnato da “stati del tra” e definizioni confuse. Questa narrazione a più voci vorrebbe abbattere almeno una parete delle mura invisibili sollevate attorno alle opere letterarie di autrici irano-americane di differenti retaggi e generazioni. Poesie, racconti, romanzi e memoir sono la mappa di un’indagine che raccoglie tracce di straniamento e le esamina come prove di riscrittura del sé. Oscillazioni e spaesamenti sembrano predisporre ogni scrittura a essere strumento di revisione di una condizione identitaria incerta, trame e composizioni sono rilette come drammatizzazioni visibili di un transito.

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Sull'autore

Giulia Valsecchi

Giulia Valsecchi ha conseguito nel 2017 il titolo di dottore di ricerca in Studi umanistici interculturali all’Università degli studi di Bergamo. Ha pubblicato Istanbul. Dalla finestra di Pamuk (2010), Cosa dicono le foglie del tè? Riti e ricette di madre in figlia dalla letteratura persiana alla poesia araba contemporanea (2013) e contributi saggistici in riviste scientifiche (“Enthymema”, “Iperstoria”) e collettanee (Iran and the West. Cultural Perceptions from the Sasanian Empire to the Islamic Republic, 2018). Attualmente prosegue la ricerca sulla letteratura femminile iranoamericana, affiancandola a progetti di didattica laboratoriale e scrittura drammaturgica.

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