Cosa significa aprire lo spazio del possibile in un mondo dominato dall’idea per cui non c’è alternativa al capitalismo e alle sue diseguaglianze? E in che modo il pensiero queer può costituire precisamente l’apertura di questo spazio?
Le riflessioni di Federico Zappino sono un punto di riferimento essenziale per la declinazione in chiave materialistica delle teorie di genere e queer. In questa raccolta di saggi militanti, discorsi e interviste possiamo ritrovare tutti gli ideali, le elaborazioni teoriche e gli amori intellettuali e politici che costellano l’originalissimo percorso politico e culturale del filosofo: dalle posizioni controcorrente rispetto alla crociata anti-gender al rapporto tortuoso con la sinistra e la politica di genere e sessuale mainstream, dai ribaltamenti concettuali in relazione al materialismo alla teorizzazione di un modo di produzione eterosessuale (da sovvertire), fino alle riflessioni sulla vulnerabilità, il potere, l’autoritarismo, il linguaggio, la nonviolenza e l’amore.
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Italiano -
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Sull'autore
Federico Zappino
Federico Zappino, filosofo e attivista, ha contribuito in modo decisivo all’introduzione del pensiero queer in Italia. Dal dicembre del 2022 è docente di Filosofia politica presso l’Università degli Studi di Sassari, dove ha istituito gli insegnamenti di Teorie di genere e queer e Teoria critica globale. È traduttore delle opere di Judith Butler, Eve Kosofsky Sedgwick e Monique Wittig. Il suo ultimo libro, Comunismo queer (2019), è stato tradotto in varie lingue. Di prossima uscita, l’inedito Il modo di produzione eterosessuale. Teoria e sovversione (2025).