Una filosofia «nebbiosa e selvaggia» Ricezione e trasformazione della filosofia classica tedesca in Italia

Una filosofia «nebbiosa e selvaggia»

Ricezione e trasformazione della filosofia classica tedesca in Italia

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Rappresentare il processo di ricezione e trasformazione della filosofia classica tedesca in Italia intende assumere il valore di una precisa tesi storiografica: che il nostro pensiero nazionale si formò e si sviluppò proprio a partire dalla sua relazione privilegiata con la filosofia classica tedesca. Ciò non vuol meramente dire che la filosofia italiana trovò in Germania temi, problemi e soluzioni per affrontare e rispondere alle domande che si rivelarono ugualmente importanti e pressanti per l’Italia, ma anche, e soprattutto, che la filosofia italiana, a partire dalla fine del Settecento e fino alla Grande Guerra, nacque e crebbe per così dire sul tronco della filosofia classica tedesca.

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Sull'autore

Faustino Fabbianelli

Faustino Fabbianelli insegna Storia della Filosofia presso l’Università di Parma. Formatosi prima all’Università di Firenze, poi alla Scuola Normale Superiore di Pisa, ha insegnato all’Università della Calabria, di Cagliari, alla LMU di Monaco di Baviera e alla ALU di Friburgo in Brisgovia. Tra le sue pubblicazioni: Impulsi e libertà. “Psicologia” e “trascendentale” nella filosofia pratica di J. G. Fichte (Genova 1998), Antropologia trascendentale e visione morale del mondo. Il primo Fichte e il suo contesto (Milano 2000), Coscienza e realtà. Un saggio su Reinhold (Pisa 2011; tr. ingl. 2016).

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