Quello in cui viviamo è un mondo sempre più complesso; in poco più di un secolo la popolazione è passata da 1,5 miliardi a più di 7 e secondo le stime demografiche entro il 2050 arriverà a 10. Anche gli Stati nel giro di cinquant'anni sono quadruplicati, passando da 50 a oltre 200. Il nostro establishment politico, economico e finanziario, come nella Francia di Maria Antonietta, pare avulso dalla realtà dei popoli e inadeguato ad affrontare i profondi cambiamenti che stanno investendo il pianeta. All'aumentare della complessità del mondo corrisponde una progressiva perdita di credibilità dei piloti, quell'élite occidentale a cui nessuno riconosce più il suo ruolo di guida. Allo stesso tempo, con la crisi della globalizzazione acquisiscono nuova importanza gli Stati, le unioni, gli accordi bilaterali, il giusto mix di hard e soft power, l’equilibrio tra i diversi attori. Verso un mondo multipolare esamina lo scacchiere internazionale attingendo alle forme di pensiero della cultura della complessità e dei sistemi. Il risultato è un'analisi condotta su diversi livelli dei punti di forza e debolezza sia degli attori tradizionali (USA, Cina, Russia ed Europa), sia dei nuovi centri emergenti, tutti impegnati nel grande gioco di tutti i giochi: assicurarsi le migliori condizioni di possibilità per accedere a un futuro in cui cambieranno molte cose. Un mondo in cui se l'Europa non troverà in fretta una sua chiara collocazione finirà per essere una pedina all'interno di un gioco a tre: Cina, Russia e America. Un mondo nuovo per il quale sono necessari un agire e un pensare inediti.
Dettagli libro
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Editore
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Testo originale
Sì -
Lingua
Italiano -
Data di pubblicazione
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Numero di pagine
352 -
Argomento
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Collana
Sull'autore
Pierluigi Fagan
Pierluigi Fagan (1958), ha lavorato per più di vent'anni come manager di multinazionali e poi come imprenditore. Ritiratosi dal lavoro ha poi intrapreso un lungo periodo di intensa ricerca intorno al concetto di complessità, declinata in vari campi di studio. Questo primo libro è anche frutto di questa ricerca che dura ormai da tredici anni. Scrive per il suo blog (