![Vittime mai](https://storage.bhs.cloud.ovh.net/v1/AUTH_0ab1c3a367fc4f89b2ac1aecb8c5c042/boutiqueprod_images//spree/images/attachments/1371200/product/54d2968bd57f264cca625dc569cfed01994048.jpg?1709949989)
La Sicilia è raggi di sole, rumore delle onde del mare, profumi del mercato. Ma anche carne, ombra dentro le case e silenzi. Valerie cresce addestrata alla violenza, tra un padre poliziotto dalle emozioni disconnesse e una madre donna delle pulizie che quando picchia lo sa fare con metodo. Una vita qualsiasi, amiche qualsiasi, amori qualsiasi. Eppure, è nelle vite qualsiasi che succedono le cose brutte, quelle che si pensa capitino solo agli altri. Il corpo di Valerie - con la sua sessualità consapevole, sfacciata, sbrigliata - diventa il teatro del potere di qualcun altro. Scopre che in paese tutti sanno cosa le è successo - proprio brutto, lo scandalo - perché circola un video che testimonia ciò a cui lei non osa ancora dare un nome. Ma alla comunità non interessa, quel nome. Alla comunità non importa cosa fanno gli uomini, che provocano tutti i mali a cui può essere assoggettata una donna. Sono solo le femmine, invece, ad avere la colpa di trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato, sprovvedute e fautrici del loro stesso dolore. Quando viene spedita in un istituto per la salute mentale, Valerie sta per soccombere all'autolesionismo a cui non sembra in grado di sfuggire. Ma una telefonata cambia tutto: «Lo hanno fatto anche a me. Scusami se non ti ho creduta». E allora, insieme alle sue compagne di reclusione e soprusi, osa dar voce a una domanda: che succederebbe se da domani facessimo agli uomini quello che loro fanno a noi? Se da domani iniziassimo a regolare i conti? In un sistema truccato, fatto dagli uomini per gli uomini, è giunto il momento che le donne si facciano giustizia da sole, affrancando si dallo stigma della vittima. Se per farlo devono diventare delle assassine, che lo diventino. Se per farlo devono radere al suolo la società e ricostruir la pezzo dopo pezzo, che lo facciano. Noi siamo pronte a tutto, purché non ci siano mai più uomini impuniti e donne invendicate. Mai più compro messi. Mai più permessi. Dopo il successo del manuale di retorica Ne uccide più la lingua, Valeria Fonte torna in libreria con un romanzo. Per raccontare con la sua penna affilata, e il coraggio che ha solo chi sa di cosa parla, quello che finora non si poteva dire e neppure immaginare.
Dettagli libro
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Editore
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Testo originale
Sì -
Lingua
Italiano -
Data di pubblicazione
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Argomento
Sull'autore
Valeria Fonte
Valeria Fonte (Trapani 1998) inizia a interessarsi alla lingua e alla retorica mentre studia Lettere all’Università di Bologna. In seguito alla condivisione non consensuale di alcuni video di matrice sessuale fa i conti con la misoginia dei discorsi, del linguaggio e delle narrazioni, e decide di unire le sue competenze accademiche al bisogno di scardinare l’odio delle parole. Con il suo profilo Instagram @valeriafonte.point inizia la sua opera di attivismo. Lavora nelle scuole e nelle università come divulgatrice. Oggi è una laureanda alla magistrale di Italianistica aBologna, una militante di strada e una retore.