Max Scheler
Max Scheler (1874-1928), spirito acuto e penetrante, fu uno dei più brillanti esponenti del movimento fenomenologico. Il suo interesse speculativo si focalizza sulla concretezza della persona umana e in particolare sulla ricerca di un modello etico che possa mediare tra metafisica e antropologia. Negli ultimi anni della sua vita si occupò principalmente di sociologia del sapere e di antropologia filosofica, di cui è ritenuto uno dei fondatori. Tra le sue opere ricordiamo: Il formalismo nell’etica e l’etica materiale dei valori (1916), Essenza e forme della simpatia (1923), La posizione dell’uomo nel cosmo (1928).