Paul Alsberg

Paul Alsberg (Colonia 1883 – Londra 1965), batteriologo e medico di formazione, è il «geniale outsider» dell’antropologia filosofica. La definizione è di Arnold Gehlen, il quale, insieme a pensatori come Scheler e Plessner, contrasse nei confronti di Alsberg un debito controverso. Con l’avvento del nazionalsocialismo venne rinchiuso nel campo di concentramento di Oranienburg e la sua opera bruciata nei roghi di libri. Liberato l’anno successivo Alsberg emigrò in Inghilterra, dove rimase sino alla morte. L’originalità della sua proposta filosofica, rilanciata in epoca recente da Dieter Claessens e Hans Blumenberg, si trova riecheggiata distintamente in alcuni autori del panorama filosofico contemporaneo, tra cui Peter Sloterdijk.