
Nel corpo, la sorta di “hardware” che proietta l’apertura immateriale che noi chiamiamo “mente” non esistono parole. L’organismo è materiale fino alla sua più estrema subatomica essenza. L’animale che parla appartiene ad un ambiente, vive in un ecosistema, ma immette nella natura un gesto iperbolico: il tentativo impossibile di essere qualcosa e di saperlo, figurando nella contingenza lo spazio ed il tempo necessari per il generarsi dei vocaboli e di un registro astratto dell’esistere.
Un elemento vitale mediante il quale l’astrazione origina per sé una nicchia nella materia cosmica è la narrazione. Una parola è già una storia. Le sillabe parlano alla mente dalla mente. Lo sguardo astratto traversa la materia e la distorce con l’immagine e il racconto.
Book details
Publisher
-
Language
Italian Publication date
Page count
302Preface author
Afterword author
Theme
Collection
Series
About the author
Enrico Arduin
Enrico Arduin, veneziano, vive nelle Marche, dove da anni conduce una radicale ricerca filosofica insieme ad un affiatato gruppo di amici e pensatori. Arduin è autore di Il Sottosuolo del Presente (Mimesis/Filosofie, 2016). Un capitolo di K. Bucefalo e i Cavalli del Dottore, titolato “Arte e Digiuno”, è stato inoltre pubblicato nel volume Pantagruel - La filosofia del cibo e del vino (La Nave di Teseo, 2020) curato da Raffaella Toffolo e Massimo Donà.