In una cittadina dell'Anatolia, accanto alla stazione ferroviaria, ha sede l'hotel Madrepatria: poche stanze in una vecchia costruzione ottomana. Zebercet, il gestore, vive una routine senza colore fatta di lavoro monotono, di clienti privi di interesse, di sesso con la cameriera. Fino a quando una donna senza nome passa una notte all'albergo e riparte per una destinazione ignota. Irrompe così nella vita di Zebercet un amore che si nutre di lontananza, intriso di muta disperazione. Un amore tutto sognato, ma violento, che scompiglia e sconvolge, e si trasforma infine in una forza distruttiva.