Salvare gli stati attraverso l'aumento dell'imposizione fiscale e la depressione del livello dei consumi è un'idea folle che ha generato in tutta Europa una rivolta contro il modus operandi ortodosso dell'establishment finanziario che ci governa: una nuova oligarchia fatta da enti sovranazionali, banche centrali, banche private e grandi fondi di investimento. Con l'appoggio delle agenzie di rating che danno i voti alle economie dei paesi pensando innanzitutto agli interessi dei propri azionisti, imponendo la loro cura e il loro folle diktat. La volontà di tutelare esclusivamente il sistema bancario dimenticando il piccolo imprenditore è un'ennesima, solare dimostrazione di come in Europa manchi un disegno politico sovranazionale. Non bastano i curatori fallimentari, adesso servono politici autorevoli, in grado di difendere stati e popolazioni dalle aggressioni e penetrazioni della concorrenza proveniente dall'Asia.
Detalles de eBook
-
Editor
-
Original text
true -
Idioma
Italian -
Fecha de publicación
-
Contador de páginas
176 -
Colección
Sobre el autor
Eugenio Benetazzo
Eugenio Benetazzo è il più autorevole economista fuori dal coro in Italia, noto alla stampa di settore come il Nouriel Roubini italiano o lo Steve Jobs dei mercati finanziari per il modo irriverente e dissacrante con cui analizza e racconta lo scenario macroeconomico contemporaneo. Laureato in Economia aziendale, operatore di borsa indipendente e gestore di patrimoni, vive e lavora tra l’Italia e Malta ed è considerato un vero e proprio guru finanziario, soprattutto per l’ineguagliabile capacità di lettura e sintesi del panorama finanziario della nostra epoca. Le sue opinioni appaiono sempre più spesso sulla stampa finanziaria di settore ed è un autentico personaggio cult delle emittenti televisive indipendenti. La sua figura è balzata agli onori delle cronache finanziarie per aver previsto e profetizzato con largo anticipo la crisi del 2008-2009 con un best seller economico allora controcorrente, Duri e puri (Macro Edizioni), uscito nel 2006. Nel 2009 ha pubblicato il pamphlet economico Banca rotta (Sperling & Kupfer) incentrato sulle conseguenze economiche della crisi dei mutui subprime, sulla base del quale è stato organizzato anche il tour dello show finanziario Funny money. Nel 2010 pubblica L’Europa s’è rotta (Sperling & Kupfer) che anticipa di un anno la crisi del debito sovrano europeo esplosa nell’estate 2011. Nel 2011 sorprende ancora il panorama editoriale uscendo in anticipo rispetto al commissariamento dell’Italia con il libro Era il mio paese (Dalai Editore). È presidente di Deltoro Holding, un incubatore finanziario di cui è fondatore e azionista, nato dall’aggregazione di centinaia di piccoli investitori e risparmiatori italiani. Il suo tour itinerante con spettacoli di informazione finanziaria ha ormai attraversato tutta la penisola e le sue analisi macroeconomiche sono richieste da una pluralità di interlocutori: Confindustria, UnionApi, Confartigianato, ordini professionali, assessorati alla Cultura, università, movimenti e forze politiche, associazioni di imprenditori, associazioni culturali e persino scuole superiori. Sono migliaia ormai in tutta Italia i blogger che riprendono e diffondono i suoi articoli e le sue recensioni sulle principali notizie economiche del paese.
Nel 2012, ha pubblicato per Chiarelettere "Neurolandia" (con Gianluca Versace).
Gianluca Versace
Gianluca Versace, laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista e lavora per l’emittente televisiva nazionale Canale Italia occupandosi di politica, attualità, cultura e sport. È direttore editoriale del periodico «Il Piave» di Treviso. Ha creato e diretto format tv molto popolari e seguiti come Storie vere, La partita, Attenti al lupo e Live! Ha lavorato per la Poligrafici Editoriale di Bologna, a «Il Resto del Carlino», «La Nazione» e «Il Piccolo». Il thriller Il domatore del fuoco, uscito nel 2011 (Mazzanti Editori), è il suo secondo romanzo; il primo, Il teatro degli gnomi, pubblicato nel 1984, è stato finalista al premio L’inedito di Firenze. È sua una delle trasmissioni più conosciute della televisione, la scazzottata tra Adel Smith e Carlo Pelanda in una puntata di Attenti al lupo del 2003, le cui immagini sono state viste e commentate in tutto il mondo.
Nel 2012, ha pubblicato per Chiarelettere "Neurolandia" (con Eugenio Benetazzo). Con 1821 voti per il romanzo "Il Domatore del fuoco", ha vinto il premio Internet Cortina d'Ampezzo 2012.