Kamel Daoud è considerato una delle voci più importanti e indipendenti della cultura europea e mediorientale. Da quindici anni scrive per “Le Quotidien d’Oran”, tra i maggiori quotidiani algerini, collaborando inoltre con diversi media e giornali stranieri. Dal 2010 al 2016 ha firmato circa duemila pezzi – all’inizio destinati al pubblico del suo paese, poi, vista la sua crescente popolarità, letti nel mondo intero – e più di quattrocento sono confluiti in questa raccolta, in cui il ritmo e il respiro della sua scrittura costruiscono un’estetica d’insieme coerente e compatta. Sia che affronti le questioni politiche dell’Islam, la radicalizzazione religiosa – denunce che gli sono costate una fatwa e l’esilio dal paese – o le delinquenze del regime algerino, sia che abbracci la speranza suscitata dalle primavere arabe, o che difenda i diritti delle donne, la sua è una penna originale, visionaria, impegnata e penetrante. Daoud è riuscito nell’impresa di fare della cronaca un vero e proprio genere letterario, offrendo ai suoi contemporanei uno specchio per interrogarsi, giorno dopo giorno – grazie o malgrado l’attualità – sugli uomini, sulla religione, sulla libertà.
Détails du livre
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Éditeur
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Texte original
Oui -
Langue
Italien -
Date de publication
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Collection
À propos de l'auteur
Kamel Daoud
Kamel Daoud, nato nel 1970 a Mostaganem, a 300 km da Algeri, ha studiato Letteratura
francese dopo una laurea in Matematica. È giornalista per “Le Quotidien d’Oran” dove scrive da oltre quindici anni. I suoi articoli sono regolarmente ripresi dalla stampa francese e europea (“Libération”, “Le Monde”, “Courrier international”, “la Repubblica”,
“Il Fatto Quotidiano”). Vive a Orano. Il suo primo romanzo, Il caso Meursault (2015), ha vinto il Prix Goncourt ed è stato tradotto in oltre 30 lingue con enorme successo. Presso La nave di Teseo ha pubblicato Le mie indipendenze (2017). Zabor è stato insignito del Prix Méditerranée 2018 e del Prix Transfuge per il miglior romanzo in lingua francese 2018, mentre per la sua attività giornalistica, Daoud ha ricevuto il Premio Maria Grazia Cutuli (2018).