1982
Un'estate, un mondiale, una promessa di felicità. Storia in due tempi e un intervallo
Furio Zara
11 luglio 1982: l'Italia è campione del mondo. Per un'intera generazione l'urlo di Marco Tardelli diventa l'istantanea di un momento perfetto, insieme ai gol definitivi di Paolo Rossi, all'eterno Zoff che alza la coppa, alla gioia pudica di Bearzot, all'estasi del Presidente Sandro Pertini in tribuna al Bernabeu. Si celebra la vittoria di un popolo, contro tutto e tutti. Era un'altra Italia, era un altro calcio. Si viveva di certezze: le maglie dall'1 all'11, tutte le partite di domenica, "Scusa Ameri ti interrompo da San Siro", le formazioni recitate a memoria, Tonino Carino da Ascoli e la differita a sorpresa (ma solo di un tempo) prima di cena. Era un calcio più romantico, la poesia aveva cittadinanza nei dribbling. Sono passati trent'anni e gli azzurri dell'82 sono un poster che non ingiallisce. La scintilla del ricordo è viva, l'emozione non è finita. Ecco perché ripercorrere le loro vite significa raccontare la nostra storia comune, per scoprire che è una partita anche questa: con un primo tempo giocato allora e un secondo tempo che - proprio ora e proprio qui - alza il sipario su un nuovo calcio e svela chi e cosa siamo diventati, gli eroi azzurri e noi. Campioni del mondo, per una volta e per tutta la vita.
Dettagli libro
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Editore
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Lingua
Italiano -
Data di pubblicazione
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Numero di pagine
182 -
Argomento
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Collana