Critica della cosiddetta conoscenza pratica
E nel contempo prolegomeni a una critica della scienza giuridica
Alf Ross
L’autore documenta in questo volume il fallimento di molti tentativi storicamente compiuti di fondare una conoscenza pratica, che si presentino nella forma dell’etica del bene (rappresentata da vari filosofi antichi, medievali, moderni e a lui contemporanei) o in quella dell’etica del dovere (rappresentata da filosofi altrettanto numerosi da Kant in poi). L’interesse alla base di una trattazione storica singolarmente ampia e articolata, tuttavia, non è di carattere storico, ma prevalentemente teoretico. Mostrando le inevitabili contraddizioni che inficiano varie forme di presunta conoscenza pratica fin qui proposte, Ross non fornisce solo la loro confutazione, ma offre anche un buon argomento per la tesi opposta. Che è, come si evince chiaramente fin dal titolo del suo lavoro, la tesi scettica per cui una conoscenza pratica non esiste né può esistere e a cui non esistono, né possono esistere, soluzioni alternative praticabili.
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Sull'autore
Alf Ross
Alf Ross (1899-1979) è un autorevole filosofo del diritto danese, filosofo morale e internazionalista. Viene considerato fra i massimi esponenti del realismo giuridico scandinavo. Si laurea a Copenaghen nel 1922. Dopo aver intrapreso la carriera di avvocato, si trasferisce prima in Francia, poi in Inghilterra e in Austria, dove continua gli studi con Hans Kelsen, e quindi all’Università di Uppsala, dove consegue il dottorato con Axel Hägerström. Professore di Diritto costituzionale dal 1935 presso l’Università di Copenaghen, ha contribuito alla stesura della Costituzione danese del 1953.