Fùtbol y terror Il calcio argentino nella dittatura

Fùtbol y terror

Il calcio argentino nella dittatura

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Il calcio, come qualsiasi altra attività umana, è figlio del proprio tempo e ne segue le dinamiche. Cercare di capire i Beatles senza tenere conto del clima culturale degli anni Sessanta sarebbe un errore, e lo stesso vale per George Best. Non è un caso che il totaalvoetbal olandese sia nato dopo il 1968, così come non è un caso che le squadre milanesi, nel pieno del boom economico italiano, siano state protagoniste sul palcoscenico internazionale. Ma cosa accade quando un intero movimento calcistico in piena espansione finisce sotto il giogo di una dittatura? Quanto influisce quest’ultima sugli atti e sugli attori sportivi? Il libro di Pierangelo Rubin analizza come la mannaia del Proceso de Reorganización Nacional si sia abbattuta sul football argentino, abbia colpito i club, non si sia fatta scrupolo nell’eliminare tifosi e atleti e sia riuscita a organizzare la famigerata Coppa del Mondo del 1978. La storia di una dittatura infame intrecciata a una delle tante historias futboleras dell’Argentina.

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Sull'autore

Pierangelo Rubin

Nato a Venezia nel 1983, si è specializzato in Storia contemporanea presso l’Università di Padova. Ha collaborato con le pagine sportive de «Il Mattino di Padova» e «La Nuova Venezia». Attualmente è corrispondente per il network catalano Más Que Pelotas. Per Ultra nel 2022 ha pubblicato Fútbol y terror. Il calcio argentino nella dittatura.

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