“Biondi rivisita, medita e rielabora il patrimonio narrativo di Manzoni, Rovani, Dossi, Gadda e Arbasino.”
Raffaele Crovi, il Giorno
Nella splendida ingenuità dei suoi sedici anni, che comincia appena a venarsi di malizia, la giovane Emma Lucini non sa quante volte i suoi occhi, ora spalancati sul mondo, dovranno affrontare una realtà spesso troppo crudele. Sarà un imprevisto ad avvicinarla a Luca Olgiati Drezzo e a legare quindi la famiglia Lucini – borghesia industriale, povera di avi illustri ma rigogliosa per beni terreni – a quella aristocratica di Luca, ricca del proprio nome e di una vena di follia che genera in ciascun discendente manie e vizi inconfessabili. Unite eppure divise, le due famiglie affrontano la Grande Guerra, il fascismo, la Seconda guerra mondiale, la Resistenza, il ’48, i successivi decenni del secolo e, sebbene le loro storie finiscano con l’intrecciarsi, lo scontro fra i due diversissimi mondi sarà inevitabile.
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Testo originale
Sì -
Lingua
Italiano -
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Sull'autore
Mario Biondi
Mario Biondi, scrittore, poeta, critico letterario, narratore di viaggio e traduttore, ha pubblicato ventuno libri e con il romanzo Gli occhi di una donna ha vinto il premio Campiello nel 1985. Si è sempre occupato attivamente di narrativa angloamericana di cui è stato recensore per diversi quotidiani e riviste come il “Corriere della Sera”, “il Giornale”, “L’Europeo”, “l’Unità” e altri. Oltre all’Ulisse di James Joyce (La nave di Teseo, 2020), ha tradotto molti importanti autori, tra cui Bernard Malamud, John Updike, Edith Wharton, Anne Tyler, Irvine Welsh e i premi Nobel Isaac B. Singer, William Golding, Wole Soyinka e Orhan Pamuk. Con La nave di Teseo ha pubblicato Rosa d’Oriente (2022).