Esasperato dalla noiosa vita di Riga, dalle continue dispute al vetriolo con gli ortodossi e dalle irritanti faide letterarie, nel 1769 il giovane pastore Johann Gottfried Herder decide di tagliare i ponti con tutto e prende il largo alla volta della Francia. Durante quel viaggio, gli vengono idee che non fanno spiccare il volo soltanto a lui, ma mettono le ali a un’intera generazione. Quella leggendaria traversata, infatti, segna l’inizio di un movimento letterario che avrebbe marchiato a fuoco un’epoca e lasciato un’impronta indelebile nella storia della cultura: il Romanticismo. Un periodo memorabile che, com’è ovvio, a un certo punto – con Eichendorff ed E.T.A. Hoffmann – si conclude, ma lo spirito romantico sopravvive. Nato come un’«ossessione tedesca», si diffonde per mezza Europa contaminando la filosofia, la musica, la politica e persino la quotidianità della gente comune. E qui comincia la seconda storia, quella dei romanticismi, dei risvolti politici teorizzati da Heinrich Heine e Karl Marx, di quelli dionisiaci – in Wagner e Nietzsche – e del loro possibile ruolo nella tragedia nazionalsocialista e nel movimento del ’68. Avvincente e affascinante come poche altre, quella dello spirito romantico è una storia che non si è ancora conclusa e che continua a ispirare la vita di ognuno di noi.
Dettagli libro
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Editore
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Testo originale
Sì -
Lingua
Italiano -
Lingua originale
Tedesco -
Data di pubblicazione
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Numero di pagine
399 -
Argomento
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Collana
Sull'autore
Rudiger Safranski
Rüdiger Safranski (Rottweil 1945) è filosofo e professore onorario alla Freie Universität di Berlino. Ha ottenuto vari riconoscimenti, tra i quali il premio Ernst Robert Curtius per la saggistica (1998), il premio Friedrich Nietzsche del Land Sachsen-Anhalt (2000), il Preis der Leipziger Buchmesse (2005) e il premio Thomas Mann (2014).