Che significato ha oggi parlare di Europa? Quali sono i modi possibili della convivenza interculturale? Questa “con-vivenza” è “tolleranza”, “com-prensione” o “com-unione”? C’è reciprocità? Queste tematiche pratiche vengono affrontate attraverso l’analisi teoretica dell’idea di Europa in Husserl, che altro non è che l’idea di una certa comunità, una “comunità di filosofi” che producono il rinnovamento teoretico-pratico dell’origine della filosofia. La “filosofia dell’Europa” è, dunque, un’universalità della razionalità intesa come pensiero etico, dove l’essere filosofo indica, nel senso più ampio del termine, ogni persona che, con “qualsiasi mezzo”, sceglie un’intenzione eticamente rivolta all’humanitas. Non un’Europa geo-partitica, ma un’Europa etica è la sfida politica della fenomenologia husserliana, per la quale il telos motivante è la felicità condivisa, che può esistere solo nel suo stesso prodursi attraverso gli individui che la sperimentano in prima persona.
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Italiano -
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Sull'autore
Sara Pasetto
Sara Pasetto, laureata a pieni voti in Filosofia teoretica, etica, politica ed estetica all’Università degli Studi di Verona, si occupa da anni di fenomenologia husserliana, in particolare dei suoi aspetti etici e politici. Collabora agli Husserl Archives di Lovanio in Belgio e a quelli tedeschi di Friburgo e Colonia. Attualmente è ricercatrice alla Charles Univesity di Praga e pubblica in tedesco, inglese, italiano e spagnolo.